Chiese

S. Maria Assunta di Galzignano

La prima Pieve, cioè la prima chiesa parrocchiale nel paese di Galzignano è stata indubbiamente la chiesa della SS. Trinità, la quale probabilmente già esisteva nel XI Secolo e che venne poi distrutta per ordine di Riccobona Carrarese quando fu eretto il monastero dei frati minori di S. Antonio nel 1337. E' possibile che in quell'epoca esistesse già S. Maria che fungeva solamente da oratorio ed era decentrata dal paese.

Con il successivo spostamento di gravità della popolazione di Galzignano verso l'antica strada delle Mure che portava a Torreglia e al Pianzio, anche la parrocchiale subì uno spostamento e l'oratorio di S. Maria Assunta assunse il ruolo di pieve.

Il medesimo fenomeno avvenne anche a Valsanzibio in cui lo spostamento della popolazione fece invertire i ruoli: la primitiva S. Eusebio fu ridotta a cappella, mentre l'oratorio di S. Lorenzo divenne pieve.

La parrocchiale di S. Maria Assunta così come si presenta attualmente fu eretta nel 1674 e fu in parte rifatta a partire dalla metà del 1800 in stile neoclassico. Il campanile fu terminato nel 1905.

La chiesa è a navata unica e centrale con cappelle e compone un suggestivo quadro d'insieme tra i Colli Euganei. L'altare maggiore, ultimato nel 1676, ospita un dipinto del Ridolfi che raffigura la Madonna Assunta circondata da Angeli con ai piedi S. Valentino e S. Filippo Neri.

S. Lorenzo di Valsanzibio

La prima chiesa parrocchiale di Valsanzibio fu la chiesa dedicata a S. Eusebio.

Molti sono i santi con questo nome, il più importante tra questi nacque in Sardegna, divenne vescovo di Vercelli e combattè contro gli ariani. Se si tratta di questo Eusebio, il significato della chiesa diventa particolare in un territorio occupato da longobardi ariani.

Mentre la chiesa di S. Lorenzo salì al rango di pieve, la chiesa di S. Eusebio divenne un oratorio di un piccolo convento che raccoglieva le decime per i frati di Praglia. Anche qui, come a Galzignano, fu lo spostamento del centro del paese a determinare la migrazione delle funzioni parrocchiali.

In origine, diversamente dalla situazione attuale, l'ingresso della chiesa di S. Lorenzo era collocato verso il monte e l'abside verso la valle, ma era poco comodo e oltretutto disdicevole per la potente famiglia Barbarigo recarsi alla messa facendo l'intero giro dell'edificio. Così, per volontà del procuratore Antonio, nel 1687 la chiesa subì una rotazione dell'asse di 180°, in modo che i patrizi potessero più agevolmente raggiungere il portale d'ingresso dal loro palazzo. L'edificio fu anche ampliato, decorato e consolidato.

All'operazione di datazione dell'ingresso non mancavano neppure delle motivazioni politiche: il popolo che si riuniva sul sagrato della chiesa, com'era nell'uso di quei tempi, era in tal modo sotto il controllo della famiglia dominatrice.

L'edificio della chiesa ha un bel prospetto neoclassico, con quattro paraste che reggono un timpano. Ha una sola navata centrale con capriate e soffitto piano. Sul lato sud sorge un campanile di sapore romantico. Vi è una bella piazzetta e un palazzetto della sacrestia.

La chiesa è stata oggi oggetto di restauri recenti, ad opera della Soprintendenza del Veneto Orientale. Non è funzionante anche se è officiata. Le funzioni parrocchiali vengono oggi celebrate in una nuova chiesa costruita recentemente.